AVERE CURA DEL CIBO, QUINDI AVERE CURA DI SE’

AVERE CURA DEL CIBO, QUINDI AVERE CURA DI SE’

Così come aver cura delle parole che scegliamo, che usiamo, significa avere cura di sé (vedi post del 3 giugno), analogamente avere cura del cibo che scegliamo, che mangiamo, significa avere cura di sé


Quali scelte alimentari facciamo dice molto di noi. Con tutto quello che oggi sappiamo è possibile, qualcuno direbbe che è anche doveroso, mangiare consapevolmente

C’è chi fa certe scelte alimentari per motivi etici, chi per motivi estetici, chi per motivi religiosi, chi per motivi sociali, chi per motivi di salute, chi per il piacere irrinunciabile di certi cibi. C’è chi cambia facilmente abitudini alimentari e c’è chi ha più difficoltà a resistere a tentazioni che magari non sono per lui salutari o etiche. In tutti i casi, è importante mangiare consapevolmente, per avere appunto più consapevolezza di sé. 

Anche l’atto di mangiare può essere un meditare, mangiando con cura, attenzione, gustando fino in fondo, meditando in questo senso, il sapore, l’aroma, il profumo, il colore, tutte le sensazioni che il cibo ci sta offrendo

Il libro di Cavazza e Guidetti, Scelte alimentari (il Mulino, 2020), offre una interessante panoramica delle varie scelte alimentari, dei fattori che le determinano e di cosa esse dicono di noi.

(L'immagine di questo post: "Il Buddha", di Odilon Redon)


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