IL DESTINO: CONOSCERLO O RICONOSCERLO?
Se anche c'è un destino per ciascuno di noi non lo possiamo conoscere in anticipo, ma possiamo riconoscerlo solo a posteriori, guardandoci indietro: solo guardando indietro riconosciamo il percorso fatto e il suo senso.
E quindi dobbiamo vivere come se il destino non ci fosse e dobbiamo scegliere che strada prendere di fronte ai bivi dell'esistenza, senza certezze su dove porteranno ma proprio per questo cercando di dare ascolto al nostro cuore, in modo da scegliere la strada che ci permette di essere noi stessi, di realizzare i nostri valori, di essere autentici, la strada che per noi può avere senso: per scoprire solo alla fine dove veramente quella strada avrebbe portato.
Progrediamo guardando avanti e comprendiamo guardando indietro.
<< Si naviga per l'oceano dell'esistenza come la gente che va per mare: la prua puntata alla meta, ma lo sguardo frequentemente rivolto indietro, perché solo guardando la scia si vede se la barca procede dritta o se serpeggia ondivaga >>.
(Claudio Widmann, "Sul destino")
(L'immagine di questo post: John William Waterhouse, "Psiche che apre la scatola d'oro")
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