L'ARTE DI ESSERE SE STESSI
L'ARTE DI ESSERE SE STESSI. Così si intitolano la copertina e l'articolo centrale dell'ultimo numero della rivista << Mind >>, che affronta quindi la seguente questione: cosa vuol dire essere se stessi?
In altri termini: cosa vuol dire essere AUTENTICI (infatti, la parola italiana "autentico" deriva dai termini greci "autós" e "entós", che significano rispettivamente "se stesso" e "dentro")?
L'articolo della rivista, scritto dallo psicologo Steve Ayan, sostiene che non basta seguire i nostri desideri e le nostre emozioni. E io sono d'accordo. Perché - e questo è un aspetto che l'articolo trascura - per essere veramente se stessi, per essere veramente autentici, non possiamo essere autocentrati: negheremmo infatti la nostra natura relazionale.
Per essere veramente se stessi, bisogna andare OLTRE SE STESSI.
L'occhio sano, quello che svolge autenticamente (appunto) la sua funzione, non è quello che vede se stesso, come quando per esempio è affetto da cataratta: l'occhio sano è quello rivolto verso l’esterno. Analogamente, si è se stessi solo andando oltre se stessi: la persona autentica non è autocentrata, è invece quella che si apre all'esterno, che entra in relazione.
(L'immagine di questo post: "L'occhio mongolfiera", di Odilon Redon)
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